I GIORNI DEL CILIEGIO
di Tito Casini

IX - L'AMBASCIATRICE DELLA RISURREZIONE.

Il giovedì dopo Pasqua, ottava della Cena, il vangelo è di Giovanni. Un per giorno, cominciando da Matteo e seguitanto nell'ordine in cui presentarono alla Chiesa maestra la loro dettatura, gli altri tre amanuensi dello Spirito Santo han già tutti pubblicato, nella radunanza dei fratelli, il capitolo supremo della nostra gioia, la notizia certamente più bella di tutta la Bella Notizia: Cristo, come aveva detto, risorto: oggi tocca dunque a Giovanni.
Il sepolcro vuoto, i lini sparsi per terra, il sudario piegato e messo da parte, Giovanni li vide co' suoi occhi, accorrendovi insieme a Pietro prima di tutti gli altri discepoli, ma questo lo racconterà un altro giorno. innanzi che finisca la settimana: oggi, accosto a Gesù non vi è che una donna, e tutto di lei è l'onor del racconto.
Ben ti sta, Maria Maddalena, l'onore e la gioia che tutte le donne t'invidieranno, perché tu fosti la prima nunzia della nostra allegrezza, quando tornasti in gran fretta a dir che il Signore non era più nel sepolcro, - benché tu aggiungessi d'ignorar chi l'avesse tolto, o dove egli fosse, come se non il Padre lo avesse ripreso alla morte, ed egli, risorto, non dovesse innanzi tutto ricordarsi di una povera mamma che le parole più amorose di Giovanni - parole ormai di figliolo - non riuscivano a consolare.
Per questo, data appena, agli undici, la notizia, che ad essi suonò forse rimprovero, com'era una richiesta di aiuto, Maria tornò non meno in fretta al sepolcro, a cercar di lui trafugato, a piangere, almeno, sul sasso di dov'era vanito il suo ultimo conforto, tutte le lacrime che le restavano.
Quante lacrime, o Maria Maddalena, da que' tuoi poveri occhi in tre giorni! Quasi a contarle, l'antica pietà cristiana ti chiedeva, fra i riti di questa alleluiante ottava (poiché il ricordo delle passate pene aggiunge gioia alla gioia), ti chiedeva quello che nei tre giorni tu avessi visto, ben sapendo, che ogni vista t'era rivo di pianto:

Dic, Maria, quid vidisti,
Contemplando crucem Christi ?

E tu rispondevi:

Vidi Jesum spoliari
Et in cruce sublevari,
Peccatorum manibus.

E che altro?

Spinis caput coronatum
Vultum sputiis maculatum
Et plenum livorìbus.

E poi?

Clavos manus perforare,
Hastam latum vulnerare,
Vivi fontis exiitum...

Su, su, Maria, che altro vedesti, contemplando la croce del tuo Signore?

Quod se Patri commendavit,
Et quod caput inclinavit,
Et emisit spiritum.

E dopo? che facesti dopo averlo perduto?

Dic, Maria, quid fecisti
Postquam Jesum amisisti?

Tu ti appoggiasti alla madre, e volevi consolarla; tornasti con lei a casa.

Matrem flentem sociavi
Cum qua domum remeavi,

ma poi, tornata a casa, a riveder tutte quelle cose... Eh, sì, Maria, anche noi l'abbiam provato che sia il primo ritorno alla casa diminuita: tu ti lasciasti andar per terra, e piangi e piangi, tu ti sentivi tutta disfare nella doppia compassione:

Et in terram me prostravi,
Et utrumque deploravi.

E poi, quando ti potesti riavere?

Post, unguenta comparavi,
Et sepulcrum visitavi,
Planctus meos duplicavi

A pensar che quei pianti entrarono anch'essi nel prezzo totale della nostra, affrancazione; che ad essi dobbiamo se non fu tutta un tradire o un fuggire o un rinnegare o un irridere, la parte nostra in quel giorno, ci sentiamo anche noi commovere. per te, di compassione e riconoscenza. Ma per le lacrime che tu versi stamani presso il sepolcro deserto, volendo e non potendo staccartene a ricuperare una lacera spoglia, troppo a te più cara d'ogni più viva e salda cosa, per queste tue raddoppiate lacrime noi non ci sentiamo stringere il cuore, ma anzi dilatare a gioia, come si dilata, dopo la lunga strettura di rovinosa tempesta, all'ultimo stillar di pioggia giù dall'umide piante, mentre, tra i nuvoli emunti di tutta la loro cupa minaccia, appare già e ribrilla più forbito il sole... Piangi pure quel che ti resta di lacrime, o Maria Maddalena: tu sarai presto consolata.

Dum ergo fieret, mentre dunque piangeva, inclinavit se, et prospexit in monumentum... Non poteva ancor credere a' suoi occhi, per quante volte, ponendoli sulla scavata pietra, ne avessero toccato il fondo: e tornò cupidamente a guardare se, adagiate fra gli aromi, apparissero, restituite o non tolte, le dilette forme. Vide, in loro vece, a' due estremi del duro letto, due giovanette figure vestite di bianco, che i suoi occhi dal piangere non conobber per angeli, sebbene splendessero i loro visi di non umana cortesia. Neppur li riconobbe alla voce, allorché, in suono di gentile compatimento: «Donna, » le chiesero, «che cos'hai da piangere?» Rispose tuttavia, avidamente cercando nel loro viso quello che senza frutto cercava entro e fuori al sepolcro: « M'han portato via il mio Signore, e non so dove l'abbian messo…». Si voltò repentina a un lieve frusciar d'erbe che intese dietro di sé, e vide e udì insieme un uomo rivolgerle la medesima umana domanda: «Donna, che cos'hai da piangere?» Ella, pensando che fosse il giardiniere, e dubitando in lui la cagione del suo pianto: «Signore,» lo supplicò per risposta, «se sei stato tu che l'hai tolto, dimmi dove l'hai messo, ch'io lo riprenda!» Ma come lo vide tacere, a modo non di colpevole sibbene di chi indulge facilmente a gran pena, si rese tutta ai due primi, aspettando forse da loro dove quetar la sua ambascia.
Una parola, una sola, la fece di subito rivolgere, e questa sola fu per lei quel che sarà per altri e lo spezzar del pane, e il consumar del pesce, e il ritrar piena la rete, e il toccar delle piaghe: «Maria!»
Nel duro coltivatore di piante da cui implorava in restituzione un cadavere, la piangente riconobbe, intero e vivo, Gesù.
Con una sola parola gli rispose: « Maestro! » - e si buttò a' suoi piedi, e quel che nessun discorso avrebbe potuto dire disse un'onda di lacrime, tra un impeto di baci sul doppio segno dei chiodi.
Così, entro un giardino, gustava prima una donna i frutti di riconcessa vita, come prima, entro un giardino, aveva gustato una donna i frutti di morte... Perché questo privilegio a Maria Maddalena, se non perché, recando anche prima, agli uomini la risurrezione, cancellasse il gesto d'Eva, che prima aveva porto all'uomo la sua rovina? Forse per questo, per affrettare agli uomini l'allegrissima notizia (che Dio, soddisfatto, s'era rimutato in padre), il Risorto non tollerò a lungo l'indugio di Maria a' suoi piedi: togliendosi con amorosa forza dal laccio delle sue braccia: «Lascia», le disse, «di toccarmi... e va' da' miei fratelli a dir loro ch'io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
Così, come tu ubbidisti, da te l'imparammo; e questo fa che t'onoriamo prima credente e confitente, apostola degli apostoli; che t'amiamo, quanto ci è cara la gioia o il saperci imperituri, nostra prima e somma confortatrice, sorella nostra e di Cristo, Maria Maddalena.


precedente

indice de
«I giorni del ciliegio»

home

prossima